Sono stata la tua penultima ragazza. Il passo esausto prima di prendere lo slancio verso l’ultimo gradino della scalinata. Da lì sai che vedrai meglio l’azzurro, il verde e tutti gli altri colori della vita. Con lei. La donna che hai deciso sarebbe stata l’ultima. La compagna di un cammino, le cui orme hanno già piegato la generosa erba di giugno. Ed ecco il bianco. Del suo sorriso, del suo velo. Delle mie notti senza te. Ed io devo accogliere tutto questo perchè il mazzo di carte è sparso a terra e non so più dov’è finito il re, nè la regina. Credo di amarti ancora. Perchè nonostante tutto desidero che il tuo cuore sia carico di inizi di sorrisi, di mani che spostano quel ciuffo di capelli dalla fronte, di quei primi magici minuti in un posto di mare assieme a lei. E tutto questo anche se il tuo ultimo abbraccio è ancora qui, orfano di te, di me, di noi.
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Mi ero persa questo piccolo racconto ma così straziante, così pieno di amore per un amore che non ci vuole più. Hai reso palpabile il dolore. Brava
Siamo stati tutti il “no” di qualcuno… no?!?