Risultati del sondaggio femminile!

7 Ago 2020 | Mena-boh

Quando ho lanciato la proposta dei sondaggi maschili e femminili sulla “mossa Zero” mi trovavo sull’onda di un delirio entusiasmante. Parlare di questi argomenti fa parte di me, da sempre. Ciò di cui non ero certa però, era sapere se anche a qualcun altro potessero interessare queste cose. Temevo insomma, di suonarmela e di cantarmela.
E invece qualcuno c’è.

A dire il vero, più di qualcuno e questo mi ha fatto molto piacere! In particolare, questo è stato il turno delle donne, che hanno detto la loro opinione su se e come fare la mossa iniziale con un uomo. Argomento che probabilmente farebbe rizzare i capelli alla mia trisavola. Ma già mia madre, dopo aver seguito un po’ le dinamiche del blog, ha inziato a rivalutare alcuni concetti e a darmi sempre meno frequentemente della pazza.

Ma arriviamo al dunque! Ecco i risultati rigorosamente anonimi di 65 donne che hanno partecipato al sondaggio. Alcune seguono regolarmente il blog, altre invece l’hanno sentito nominare per la prima volta con questo questionario.
Siete curiosi? Pronti, via!!! 🙂

Domanda n° 1
Domanda n° 2
Domanda n° 3

Risposte aperte!

Cosa c’è di più interessante delle risposte aperte? Frasi ricamate addosso alle persone, che le rendono più vive e vere che mai. Di seguito la prima e la seconda domanda e le relative carrellate di risposte (le riporto testualmente):

DOMANDA APERTA N° 1: Secondo te, perchè generalmente le donne evitano di fare la prima mossa con un uomo che le incuriosisce? Puoi rispondere liberamente!

1) Paura del rifiuto.

2) Timidezza.

3) Perché si mostrano bisognose; gli uomini non vogliono donne bisognose e preferiscono scegliere (anche se alla fine è la donna che si fa scegliere), secondo me non apprezzano un approccio troppo diretto..le gatte morte vincono!(sigh)

4) Per timidezza e per non essere considerate facili.

5) Per paura del rifiuto e del giudizio. Per insicurezza.

6) Per il timore del rifiuto.

7) Paura di un rifiuto o dare la sensazione di essere “una facile”.

8) Timore di essere rifiutate.

9) Per le costruzioni sociali ancora molto radicate…

10) Timidezza, vergogna.

11) Forse perché non desiderano esporsi troppo, oppure perché temono il rifiuto.

12) Perché in questa società di solito è l’uomo a “dover” fare il primo passo. Inoltre, qualcuno potrebbe vedere una donna audace come troppo spinta, volgare.

13) Timidezza forse?

14) Perchè, nel gioco della seduzione, la donna lancia messaggi per farsi scegliere.

15) Paura di un rifiuto o vergogna.

16) Per paura di un rifiuto da parte dell’ uomo.

17) Perché c’è lo stereotipo della prima mossa riservata all’uomo e perché alle donne piace essere corteggiate nell’approccio.

18) E’ una società maschilista..

19) Per paura di non essere accettate.

20) Paura del rifiuto.

21) Forse per paura di essere giudicata ‘facile’.

22) Per non essere giudicate.

23) Per vergogna e per paura di essere rifiutate

24) Dipende dal carattere e dalla situazione.

25) Paura del rifiuto e conseguente brutta figura.

26) Boh.

27) Io sono all’ antica, penso che debba essere un uomo a fare il primo passo se è veramente interessato, se non lo fa per insicurezza allora non è un Uomo quindi mi va benissimo così.

28) Forse per orgoglio.

29) Parlando sempre di una situazione che non faccia presagire pericoli concreti per la propria sicurezza (le donne pensano anche a questo, purtroppo!), direi che molte donne evitano di fare questa “mossa zero” per timidezza e per retaggi culturali fondati sul modello opposto.

30) Per via del preconcetto secondo cui deve essere l’uomo a fare la prima mossa. E perché un po’ a tutti* piace l’idea di essere desiderat*.

31) Perché penso che deve essere l’uomo a fare il primo passo.

32) Forse per paura di sentirsi rifiutate.

33) Per non rimanerci male

34) Retaggio culturale… Ma sempre meno inibite.

35) Timidezza, convinzione che debba essere l’uomo a farlo.

36) Orgoglio.

37) Perchè non voglio dare una brutta impressione, di quella che si lancia facile. Ho paura di perderlo in partenza, ma a volte ho preso il coraggio perchè non volevo restare nel burrone del “non so se continuare a sperare o lasciar perdere”. Meglio sapere che torturarsi ogni notte.

38) Perché temono un rifiuto. Temono di ricevere un segnale negativo, cosa che farebbe abbassare la loro autostima.

39) Perché si fanno troppe “seghe” mentali.

40) Non accettiamo il “no”, ne abbiamo paura.

41) Per non prendersi un no.

42) Per timore di un rifiuto e di sentirsi in imbarazzo.

43) Io lo faccio per insicurezza.

44) Vengono fraintese e giudicate facili.

45) Per non fare la figura delle sfigate.

46) Perché nonostante tante belle parole gli uomini pensano che una donna che fa la prima mossa sia poco seria.

47) Imbarazzo.

48) Non vuole essere considerata una poco di buono.

49) Perché pensano che se lo fa lui vali di più. Se lo fai tu vali poco e ti devi “autopromuovere”.

50) Perché c’è il rischio di essere fraintese e apparire troppo disponibili, anche sessualmente parlando. Un altro motivo a parer mio è che è diffusa l’opinione che all’uomo piaccia “esser cacciatore” e sentirsi appagato nel fare conquiste, o comunque provarci, anche se non penso sia sempre la realtà dei fatti.

51) Paura di ricevere un NO!

52) Poca sicurezza in sè stesse.

53) Io sono una eterna timida, ma ho sempre visto molte donne fare il primo passo – o meglio: non fare niente “apertamente”, ma di fatto portare lui ad agire. Credo che in parte sia un alibi: se va male, non sei stata tu a cacciarti nei guai…

54) Per non passare da zoccola.

55) La paura di essere giudicata male.

56) Personalmente penso di conoscere più donne che nn hanno nessun problema a fare la mossa “zero”. Per quelle che nn lo fanno potrebbe essere insicurezza o viceversa troppa sicurezza 😉

57) Per timidezza e poca intraprendenza.

58) Perché inutilmente ancorate al dover essere prede e non predatrici, in perfetto stile patriarcale insomma.

59) Per paura di creare delle aspettative nell’uomo che non sa ancora se intende assecondare.

60) Perché amiamo essere desiderate, corteggiate. Abbiamo bisogno di avere accanto l’Uomo. Altre volte magari subentra il timore del rifiuto, non siamo più disposte a rischiare soprattutto dopo aver ricevuto forti delusioni. In fin dei conti ci si prova dopo essersi scambiati dei segnali reciproci. Viceversa…

61) Timidezza, paura del rifiuto, orgoglio…

62) Per timore di essere giudicate.

63) Per paura di essere rifiutate o giudicate male.

DOMANDA APERTA N° 2: In quale modo (a seconda del tuo carattere, inclinazione, background) faresti il primo passo di persona, con un uomo che non conosci e ti interessa?

1) Di solito era gente che conoscevo di vista sconosciuto del tutto non lo farei.

2) Ciao! Piacere! Io sono …. Come ti chiami?

3) Con un invito a vedere un concerto o un aperitivo/caffè. O un’uscita in montagna. Non mi mancano le idee e i tentativi. Mi manca la buona sorte!

4) Uno sguardo accompagnato dal mio sorriso è più che sufficiente per “attaccare bottone’.

5) Farei cadere qualcosa vicino a lui per farmelo raccogliere. Con questa scusa proverei a conoscerlo, ma non so, io sono imbranata in queste cose…

6) Con una battuta simpatica.

7) Gli sorridermi e abbozzerei un saluto come prima cosa.

8) Ormai non lo faccio più…

9) Avviare una conversazione, cercando punti in comune.

10) Cerco un pretesto in linea con la circostanza per avviare conversazione.

11) Cercherei di incuriosirlo con le parole. Pur essendo riservata, so affrontare un discorso e destare l’attenzione (se lui mi incuriosisce e mi interessa ovviamente già ho notato che parla di cose che mi interessano e sulle quali saprei tenergli testa). Atteggiamenti e tono della mia voce si adeguerebbero alla situazione quasi senza che io mi impegni troppo 🙂

12) Semplicemente mi ci metto a chiacchierare, cercando di trovare un terreno comune e di sapere le cose che mi interessano di lui.

13) Non saprei.

14) Uhm…se avessi un complice maschile, attaccherei bottone con la mia preda così: direi al mio complice di fissarmi e seguirmi come se volesse tentare un approccio e mi avvicinerei alla mia preda fingendo di conoscerlo, dicendo a voce alta: “Tesoro! Eccoti! Ti cercavo!”, avvicinandomi come per un bacino sulla guancia e sussurrandogli: “Mi tenga il gioco , poi le spiego”. A quel punto il mio complice ci getterebbe una occhiata di disappunto e se ne andrebbe. Ed io ringrazierei la mia preda spiegandogli che: “Scusi sa…ma é tutta la sera che mi stava fissando in un modo che non mi piaceva. Posso offrirle da bere per ringraziarla della cortesia?”

15) Presentazione indiretta tramite amici o tramite social network tipo Facebook, Instagram ecc

16) Mi presenterei, cercherei di fare un po’ di conversazione, in base al contesto in cui mi troverei e cercherei di capire il suo interesse o no a dialogare con me, per poter così continuare a parlare o no.

17) Attaccherei bottone riguardo un interesse in comune che noto.

18) Con lo sguardo… poi sono molto empatica, chiacchierona, semplice e simpatica…

19) Non so.

20) Domandandogli qualcosa.

21) Mi avvicino ed inizio a parlare con lui, parlo un po’ di me e gli chiedo un po’ di lui cercando argomenti in comune. Se trovo argomenti in comune e lo percepisco interessato, cerco di approfondire altrimenti faccio cadere la conversazione e lo lascio perdere.

22) Sorriso e approccio intelligente!

23) In verità il primo passo esplicito non lo faccio mai, io stuzzico, faccio capire, provoco finché non fa lui il primo passo…

24) Se vedo segnali di interesse dall’altra parte.

25) Gioco di sguardi e sorrisi, gli farei capire che mi interessa in questo modo.

26) Ciao mi chiamo… E tendo la mano.

27) Non saprei proprio !!😅😅

28) Presentandomi a lui.

28) In un contesto in cui mi possa sentire a mio agio (una festa, un matrimonio, una manifestazione pubblica, una mostra ecc.) oppure sui social, parlerei in qualche modo della situazione in cui ci si trova entrambi in quel momento e di lì, se l’interlocutore è un buon conversatore, gli argomenti si trovano ^_^

29) Probabilmente lo studierei un po’ e poi attaccherei bottone su un argomento che potrebbe interessare entrambi.

30) Non lo so.

31) Con qualcosa da dire di interessante e che possa incuriosirlo.

32) Flirtando.

33) Gli parlerei.

34) Dovrei prima poter capire se anche a lui posso incuriosirlo mandando segnali.

35) Conversando spontaneamente ma senza esagerare.

36) Mi avvicino, uso un modo per attaccare bottone, offro da bere.

37) Inizia tutto con un semplice sorriso, se davanti abbiamo una persona intelligente il resto viene da sé.

38) Sì. Ma quando capisco che quella persona ha preso il mio tempo. Magari non dormo per guardare il suo profilo e apro WhatsApp per guardare gli accessi online. E spero non stia messaggiando con qualcuno. E perdo il sonno e il tempo libero. Lì capisci che è meglio mettersi l’anima in pace qualora andasse male, che vivere in bilico.

39) Se si tratta di un incontro “virtuale”, quindi conoscenza via chat, uso tanta ironia e procedo con domande molto dirette, anche imbarazzanti. Mi diverto a mettere l’uomo in “difficoltà “, per vedere come se la cava. È un modo molto veloce di testare il temperamento di un uomo. E la prima impressione è sempre quella giusta. Di persona è molto diverso. Vado più soft. Uso il sorriso (che è un’arma potentissima) e gli sguardi. E chiacchiero tanto, in modo spontaneo. Molti uomini mi hanno detto di essere rimasti affascinati dal mio modo di parlare…La spontaneità e la naturalezza vincono sempre. Secondo me gli uomini capiscono di avere di fronte una donna vera, con i suoi pregi e difetti. E apprezzano tanto. Non vogliono la donna perfetta, vogliono la donna vera, quella che dice le cose come stanno, senza mezzi termini.

40) Facendogli notare che lo guardo oppure attraverso i social.

41) Dopo un po’ (un bel po’…) che gli giro attorno, se noto che anche lui potrebbe essere interessato e gli scappa l’occhio verso di me, ma non si decide a parlarmi, cerco di fargli una battuta. La verità è che ho sempre cercato di far fare agli uomini il primo passo…

42) Con un sorriso.

43) Prima generalmente cerco di capire se possa essere interessato ad un avvicinamento attraverso lo sguardo. Se poi scatta un sorriso, allora mi avvicino e faccio una battuta su ciò che sta bevendo (anche un semplice “cin”) o comunque cerco qualcosa di ironico da dire per rompere il ghiaccio.

44) Non so!!!! Forse parlando di qualcosa che abbiamo in comune.

45) Chiedendo il suo aiuto per la macchina che non parte.

46) Invitandolo a fare insieme qualcosa che a lui interessa.

47) Usando l’intelligenza e la conversazione, l’aspetto mi interessa ma se non ha cervello lascio perdere perché mi annoierei.

48) Parlandoci.

49) Semplicemente mi presenterei e sarei me stessa parlandogli, se gli va.

50) Con una domanda banale/generica. Possibilmente di cui conosco già la risposta così da valutare la sua e reagire di conseguenza. Se ti chiedo che ore sono e mi rispondi che sono carina hai perso in partenza.

51) Nel caso lui fosse da solo e io pure… beh, non saprei onestamente, non mi è ancora capitato e sarebbe per me la condizione più difficile…invece in presenza anche di altre persone come a cene o feste, beh mi è capitato di presentarmi e provare ad attaccare bottone, parlando della situazione e poi allargando verso altri argomenti…ma devo lavorarci su!😉

52) Tenterei l’approccio con una battuta ironica.

53) Presentandomi direttamente, senza troppi giri di parole…e il resto vien da sé.

54) Forse oggi gli scriverei una lettera di carta. Nessuno le riceve più, non potrebbe non esserne colpito.

55) Sguardi fino a provocare un qualche iniziale scambio di battute.

56) Dipende dal contesto…ma sicuramente facendo qualche battuta ironica…in modo da fargli capire che mi interessa.

57) Premetto che io ormai sono felicemente “accasata” (arcaico..??) da mooolti anni, quindi sono arruginita negli approcci agli uomini. Negli anni prima di incontrare il “mio uomo” ne ho tampinati talmente tanti (lui compreso) che penso di aver iniziato dalla prima infanzia con un compagno di scuola materna, tale Tullio di cui poi ho perso ogni traccia, chiedendo a mia mamma di prendermi due merende, una per darla appunto a Tullio perchè stasse con me. Poi la storia continua così, con varianti sul tema, fino ai 18 anni quando ho conosciuto Lui… Ebbene sì, sono stata una “mossa zero” seriale…ahahah

58) Grande sorriso e simpatia e molta sensualità.

59) Intercettando semplici sguardi ed avvicinandosi alla persona di interesse salutandola e scambiarci due chiacchiere.

60) Attirerei la sua attenzione con un gioco di sguardi e poi andrei a parlare con lui.

61) Non l’ho mai fatto ma credo molto dipenda dalla situazione in cui ci si trova. Più semplice sarebbe scambiarsi due chiacchiere se l’uomo in questione fa parte di un gruppo di amici che conosco anch’io (niente, non so’ capace ahahahahahahah). Magari con un cocktail in più, ci si disinibisce. Ma cavoli, facciamolo ‘fa a sti uomini uffa!!

62) Credo commenterei qualcosa ricercando interessi comuni o puntando su ironia e battute….

63) 4 chiacchiere.

64) Spudoratamente! Senza mezzi termini, molte volte questo atteggiamento spaventa gli uomini, ma se trovi quello che non si spaventa…. allora diventa magia.

Conclusioni 🙂

Le conclusioni le tiriamo assieme (come le bombe), che ne dite? Se riesco a farmi coraggio organizzo una diretta e commentiamo tutti assieme i due sondaggi, quello maschile e quello femminile. Inutile dirvi che io ne sarei felicissima (ma altrettanto spaventata, vabeh, ma tanto ormai faccio solo le cose che mi fanno paura…).
Se avete pietà del mio accento triestino e della mia verve da calorifero in ghisa, organizziamo.

Nel frattempo un caro saluto e grazie a tutti, vi sento più vicini che mai!

Virginia 🙂

Immagine: Designecologist

questionario femminile

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