È una di quelle notti con la luna a mongolfiera.
L’ultimo pugno di luce di questi ultimi 365 risvegli. Le dita giocherellano con questo vecchio anello ed io faccio compagnia a me stessa mentre mi dico che andrà tutto bene.
Mi piacciono i giorni che precedono il veglione di Capodanno. Finalmente possiamo riporre nella credenza le intenzioni di bontà del Natale e rivelare la nostra vera natura di estimatori dell’Asti Cinzano.
Date le mie origini rurali, tendo ad essere una persona grata per quello che ha. Ho trascorso un anno gentile e sano, che al giorno d’oggi equivale ad un terno secco sulla ruota di Venezia. Ma come se non bastasse il gioco della felicità di Pollyanna in cui mi sono ritrovata a battere allegramente le mani, il 2017 mi ha portato anche una giornata particolare. Se vogliamo, per certi versi sorprendente. Insomma, una di quelle che da piccoli ci accadevano settimanalmente. Poi da adulto scopri che se te ne capita una ogni lustro, allora non hai vissuto invano la tua vecchiaia. Anzi, sei stato pure fortunato.
Insomma, la faccio breve: ad aprile ho scritto un racconto e ho provato a mandarlo ad un concorso letterario per iniediti a Como. Era la prima volta che facevo una cosa di questo tipo. L’ho fatto sapendo che ero già una persona fortunata perché avevo comunque “Nonostante me” che mi permetteva di fare liberamente quello che mi piaceva. Quindi non avevo agganciato a quell’evento particolari aspettative, né tantomeno strambe ambizioni da principiante. Ebbene, ovviamente il racconto non ha vinto niente, ma in qualche modo si è fatto spazio tra le parole della penisola ed è arrivato tra i primi 50 su 500 testi pervenuti da tutta Italia. L’emozione di leggere il mio nome tra quelli che avevano passato la prima selezione è stata forte. Un gran bel batticuore.
Ovviamente era una storia d’amore disgraziata. Forse si sarà capito che qui lo si racconta volentieri. In effetti, più che viverlo, sento ormai -nel mio piccolo – il bisogno di pensarlo e tradurlo in qualcosa di diverso. Qualcosa che sia dedicato più che a me, agli altri. Mi piace davvero ritrovarmi con lo schermo muto davanti e la testa piena di emozioni (altrui!). Sentimenti di ragazze e ragazzi, uomini e donne che non esistono se non nei miei ultimi istanti di occhi chiusi sul cuscino. Lo so, avrò bisogno di psicanalizzarmi a breve per questo.
Ma da quando ho capito che è un aspetto sostanziale della mia vita, ho deciso di iniziare a studiare come si fa a fare “questa cosa”. Insomma, come si può raccontare bene una storia. Tutti voi che state leggendo siete stati molto preziosi in questi mesi. Mi avete incoraggiata, sostenuta, consigliata. L’ho apprezzato davvero tanto, perché con l’infinità di blog che ci sono nel web avete deciso di soffermarvi qui. All’inizio non potevo crederci. Poi l’ho vista come una cosa bella e in qualche modo mi ha fatto scoprire un nuovo lato di me. Anzi, un nuovo angolo. Un angolo decisamente neo-romatico. Una sfumatura personale che sente un bisogno crescente di raccontare le urgenze degli amori contemporanei. Non riesco sempre a farlo come vorrei, ma in qualche modo lo devo fare. Un po’ come quando alle superiori scoprivi che quel giorno c’era il compito in classe di filosofia e tu conoscevi a malapena la frase “Cogito ergo sum” perché l’avevi letta sulla Smemoranda.
Devo dirmi ancora certe cose, lo so. Cose che possono farmi il giusto male per guarirmi. Come una medicina amarognola, che alla fine fa bene. Se non altro perchè te lo dice la mamma mentre ti fa mandar giù quello strano intruglio in un cucchiaio da minestra.
Allora, ho deciso che continuerò a cogitare. Perché non sono mai stata così tanto innamorata della scrittura, e lei di me (oddio, non starà mica diventando una storia seria?!).
Buon anno a tutti i romantici sciagurati come me!
Virginia
Images: Pixabay
Ho sbagliato storia???? sono mentalmente vecchia, comprendimi
Ahahahahahha non fa nulla, conta il pensiero (natalizio!) Bacio :-*
…..ma dalla porta all’entrata, che di sicurezza non ha proprio niente, entra Babbo Natale che però sembra abbia l’intenzione di portare via i regali e non di donarli….. …
Wow! Che svolta!
E non pensare di mollare mai, bombardaci di storie piene di sentimenti, traumi, o, e perché no, magie
Grazie Lucia, di traumi sentimentali non si finisce mai di scrivere…!! 😀
Amore disgraziati, Lettori felici !! Vai a fondo in questa passione nel nuovo 2018 !!!! Bacione
Certo, avanti tutta! Grazie mille!!