Ci sono parole che hanno la forza distruttiva di una mano incastrata nella portiera della macchina. Frasi che nessuno vorrebbe sentirsi dire, né nella buona, né nella cattiva sorte. Credo che ognuno abbia la sua personalissima dinamite collegata al classico doppio filo rosso/blu. Io per esempio ho capito che la mia frase proibita è senza dubbio “Buon per te”.
Se parlando di una mia piccola grande gioia, il mio interlocutore riesce a dirmi “Buon per te”, mi si arroventano di colpo i pigmenti delle pupille e mi si deframmentano i congiuntivi e i condizionali. Trovo infatti che non ci sia espressione più garbatamente screanzata e menefreghista di questa. È il modo più scellerato per far capire che non te ne frega proprio niente di ciò che l’altra persona ti sta dicendo e che la tua capacità umano-empatica corrisponde a quella di un termosifone. Spento.
Mi piacerebbe sapere quanti siamo ad avere allergie linguistiche. Voi avete delle “frasi Bingo!” per le quali potreste invadere la Polonia? Cosa non dovrebbero mai dirvi? Commentate, ne sarò felice (Buon per me!).
Già zio Fonta, cosa ci farai mai con tutta quella bella pila??? 😉
Una tra le frasi più stimolanti e ricorrenti, mentre stai morendo su un lavoro e ti dicono: “sempre che lavori, ma cosa ci farai mai con tutti i soldi che guadagni?”